Dal Governo via libera all’uso del Combustibile Solido Secondario
Dopo il decreto “End of Waste” e il decreto “Semplificazioni Bis”, il Governo apre alla domanda di mercato del Combustibile Solido Secondario.
Al fine di fronteggiare la crisi del sistema energetico nazionale, con la legge n. 6/2013, di conversione del c.d. Decreto Aiuti-quater, ha infatti introdotto il comma 6 bis all’articolo 5-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, stabilendo che, fino al 31 marzo 2024, “la sostituzione del gas naturale con combustibili alternativi, compreso il combustibile solido secondario, e le relative modifiche tecnico-impiantistiche ai fini del soddisfacimento del fabbisogno energetico degli impianti industriali sono da qualificarsi come modifiche non sostanziali”.
Alla luce della novella legislativa, dunque, i gestori degli impianti industriali potranno operare la modifica al processo di produzione energetica semplicemente trasmettendo le deroghe autorizzative operate e la tipologia di combustibile alternativo prescelto all’autorità amministrativa competente al rilascio delle eventuali VIA o AIA necessarie.
In assenza di motivi ostativi alla deroga espressi dall’Amministrazione, trascorsi 30 giorni, il gestore dell’impianto potrà quindi procedere ad avviare la sostituzione del gas con il CSS per un periodo di 6 mesi rinnovabile.
La misura, studiata per combattere gli effetti del caro gas sulle attività industriali e produttive, ha carattere generale ed è idonea ad estendersi a tutti i comparti produttivi energivori e metanivori, dalla ceramica alla carta.
L’utilizzo di un CSS di qualità elevata potrà quindi produrre immediati vantaggi, in termini energetici, economici e ambientali, consentendo grandi margini di risparmio, oltre che la chiusura del ciclo dei rifiuti.
Attraverso lo snellimento burocratico, la nuova norma si pone nella direzione di avvicinare l’Italia al modello europeo, dove il tasso di sostituzione dei combustibili fossili con combustibili solidi secondari viaggia a una media del 50%.